Antitrust contro Facebook: c’è il rischio di una maximulta

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Secondo l’Antitrust Facebook non è mai stato gratis. Questo perchè, invece di chiedere denaro per accedere oppure un abbonamento, riesce a monetizzare i dati raccolti dai propri utenti. Si tratta di una pratica legittima ma i consumatori ne devono essere informati. Sempre secondo l’Antitrust il social network induce ingannevolmente gli utenti a registrarsi non informandoli adeguatamente e subito, durante l’attivazione dell’account, che svolge attività di raccolta dati con finalità commerciali. Per questa ragione il colosso rischia una mega multa da 5 milioni di euro.
Se l’Autority nel 2018 ha fatto cancellare dalla homepage la frase “è gratis e lo sarà per sempre”, il claim è stato sostituito con “è veloce e semplice”. Però questo, per l’Antitrust non è sufficiente perchè avrebbe dovuto indicare sia nella home che nella fase di registrazione come vengono raccolti i dati degli utenti e che gli stessi sono usati a fini commerciali. Non dà cioè chiarimenti sul valore economico dei dati personali. L’Autority ha sottolineato la reiterazine della pratica commerciale scorretta e avviato un procedimento per eventuale irrogazione della sanzione che può arrivare fino a 5 milioni di euro.

Ciao, sono Daniel de Mari, imprenditore ed investitore immobiliare.
Fondo un’azienda, la rendo autonoma, fondo la prossima.
Ho creato questo blog per parlare della mia grande passione (ed ossessione): fare impresa.