APICOLTURA COME INIZIARE E ALLEVARE API


Daniel de Mari

Daniel de Mari

Ciao, sono Daniel de Mari, imprenditore ed investitore immobiliare. Fondo un'azienda, la rendo autonoma, fondo  la prossima. Ho creato questo blog per parlare della mia grande passione (ed ossessione): fare impresa.

aprire un'attività di apicoltura

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Apicoltura come iniziare e come allevare api?

L’apicoltura può essere un’attività affascinante ma, alla base, deve esserci l’amore per la natura e per gli insetti.

La passione unita alla competenza e al budget necessario sono fondamentali per aprire un’attività di apicoltura.

 

L’ATTIVITÀ DI APICOLTURA: LA FASE INIZIALE

La fase iniziale di questa attività è sicuramente la più importante. È fondamentale prestare attenzione a molteplici fattori.

Infatti l’attività di apicoltura, nonostante tutti i cambiamenti che si sono avuti nel corso degli anni, mantiene ancora tutte le caratteristiche di una volta.

Segue i ritmi della natura e necessità di attenzione particolare per ogni singolo segnale di cambiamento della natura stessa.

 

IL PRIMO CONSIGLIO PER APRIRE UN’ATTIVITÀ DI APICOLTURA: FREQUENTARE UN CORSO DI APICOLTURA

Ormai in ogni regione d’Italia vengono organizzati corsi che permettono di addentrarsi in questa attività. Forniscono una  buona dose di informazioni e offrono anche la possibilità di fare ore stage nelle aziende.

Altro passo importante è quello di decidere in che modo vuoi svolgere questa attività. Come hobbista? Oppure in modo professionale? Nel secondo caso diventerai un vero e proprio imprenditore agricolo ed un vero esperto nell’allevare api.

Il consiglio che ti diamo è quello di cominciare come hobbista, quindi come secondo lavoro. In questo modo, investendo un piccolo capitale, poi potrai ingrandirti anno dopo anno. In modo tale da tener sotto controllo eventuali rischi.

Entriamo nel vivo dell’attività apistica dando uno sguardo alle cose fondamentali che occorrono e facciamo un elenco.
Il terreno, le arnie, le attrezzature di protezione (velo di protezione per il viso, guanti rinforzati, tuta e stivali per apicoltore).

Oltre all’affumicatore e le attrezzature per l’estrazione del miele (pennelli e smielatori). Non dimentichiamo però la cosa più importante le api, quindi gli sciami di api.

 

IL TERRENO ADATTO PER APRIRE UN’ATTIVITÀ DI APICOLTURA

Il terreno se, se ne possiedi uno, allora il problema è praticamente già risolto. Altrimenti bisogna trovare un luogo adatto per far proliferare le api.

Il luogo ideale sarebbe un terreno dove le api possono trovare abbondanza di cibo, facilmente raggiungibile.

Comunque deve essere riparato da strade e persone.

Il terreno per aprire la tua attività di apicoltura inoltre dovrebbe essere soleggiato. E avere zona d’ombra preferibilmente con alberi e prati fioriti ed acqua nelle vicinanze.

 

COME ALLEVARE API, GLI ESSENZIALI: DOVE POSIZIONARE LE ARNIE

Deciso il terreno si passa a posizionare le arnie.

L’arnia è una scatola formata da una parte più grande che si chiama nido, dove alloggiano le api. Ma c’è anche una parte più piccola, posizionata su quella grande che si chiama melario, dove viene depositato il miele.

È dotata di una piccola porticina dalla quale entrano ed escono le api. All’interno di questa scatola vengono collocati i telai.

Le arnie si posizionano su un piano, leggermente inclinato in avanti, per permettere ad eventuali accumuli di umidità di fuoriuscire dalla scatola.

Vanno inoltre sistemate a un’altezza di circa 40 cm dal suolo, per evitare eventuali contatti con la terra e fango.

 

LO SCIAME DI API PER APRIRE L’ATTIVITÀ DI APICOLTURA

Finalmente quando tutto è pronto e reperite anche le attrezzature di protezione, si può pensare allo sciame.

Le ditte specializzate le vendono ai nuovi acquirenti, in cassettini di polistirolo o di legno chiamati porta-sciame.

Consigliamo di acquistare due o tre colonie o famiglie di api con la relativa regina.

Il porta-sciame con la famiglia di api, va collocato presso la nuova arnia, possibilmente di sera e lasciata lì per due o tre giorni. Così fornisci la possibilità alle api di adattarsi e conoscere il nuovo territorio.

Passato questo tempo si possono trasferire i telai coperti di api nella nuova arnia, partendo dal centro per poi passare ai lati sia a destra che a sinistra.

Una volta trasferiti i telai bisogna lasciare ancora qualche giorno il porta-sciame vicino l’arnia per dare la possibilità a tutte le api di trasferirsi.

Apicoltura come iniziare e allevare api

ALLEVARE API: CURA DELL’ARNIA E PRINCIPALI MALATTIE DELLE API

Con l’inizio della stagione autunnale bisogna trattare le arnie con acido ossalico, per scongiurare l’attacco  dei nemici dell’ape: la varroa.

Si tratta di un acaro, una sorta di piccola zecca di colore rosso-bruno, di circa un millimetro di lunghezza. Cresce nelle arnie e si attacca poi sul dorso delle api.

Sempre presente negli alveari deve essere controllata, altrimenti può portare alla morte di famiglie intere.

Per contenere questo problema bisogna effettuare trattamenti invernali ed estivi con acido ossalico.

Anche le scorte di miele nel nido devono essere sempre controllate, specialmente in periodi freddi per garantire cibo e protezione sufficiente.

È il caso di lasciare almeno 4 telai in ogni arnia.

Quando le api diminuiranno e faranno il “glomere”, si potranno sostituire i telai vecchi con altri nuovi. Qui le api staranno meglio e anche i controlli saranno più facili.

Un altro problema che si può riscontrare nella cura delle arnie è il saccheggio degli alveari da parte di api ladre.

Le api ladre volano in modo concitato per esplorare gli alveari in ogni direzione in cerca di una fessura da cui poter entrare.

Lottano con le api dell’arnia, cercando di pungerle e la soluzione migliore per risolvere il problema è limitare le entrate dell’arnia.

 

ALLEVARE API: COM’È FORMATA UNA FAMIGLIA DI API

Un’arnia è abitata da un’unica famiglia di api, con un’unica regina, numerose api operaie, da pochi maschi chiamati “fuchi” e dalle larve chiamate “covata”.

Come ogni buona famiglia che si rispetti ognuno ha il proprio compito.

La regina ha il compito di deporre le uova e mantenere l’ordine e la collaborazione della famiglia.

È più grande delle operaie e dei maschi, dotata di un pungiglione che utilizza esclusivamente per uccidere le regine rivali. La regina può vivere fino a 5 anni di età.

I maschi della famiglia sono di poco più grandi delle operaie ed hanno un solo compito, quello di fecondare la regina.

Le api operaie, come dice la parola sono le più operose della famiglia. Svolgono numerosi compiti nonostante la loro breve vita di solo 45 giorni.

I compiti di cui si occupano le operaie cambiano in base al loro ciclo vitale. Iniziano dalla pulizia delle celle per poi passare alla produzione della pappa reale.

Successivamente diventano capaci di produrre cera per costruire le celle del favo.

Solo dopo possono trasferirsi all’esterno, prima per la difesa della famiglia e poi con il compito di raccoglitrici per un mese.

Al termine di questo tornano nell’arnia per occuparsi della pulizia fino alla loro morte. Le api operaie con la fioritura degli alberi e dei campi iniziano la raccolta del polline e del nettare.

Con il polline vengono nutrite le api e le larve, con il nettare viene prodotto il miele.

La raccolta aumenta man mano che aumenta la fioritura. E, in questa fase, bisogna ripristinare la scorta per il fabbisogno invernale delle api.

Solo dopo si cominceranno a posizionare i nuovi telai per la raccolta di miele all’interno dell’arnia. Uno alla volta e soltanto dopo che il precedente sarà pieno.

 

APICOLTURA COME INIZIARE: LA RACCOLTA DEL MIELE

Quando i telai saranno tutti colmi, si passa alla raccolta del miele, prelevandoli dall’arnia. Per eseguire quest’operazione si utilizza l’affumicatore per allontanare le api.

È un attrezzo dotato di soffietto da cui fuoriesce fumo: diretto verso le api le induce a mangiare diventando docili e tranquille.

Prelevati i telai si trasferiscono in laboratorio e con un coltello si asporta la cera, che copre ogni singola cella costruita sul telaio, nella quale è racchiuso il miele.

I telai aperti si pongono in un cestello di un apparecchio di acciaio inox chiamato “smelatore” per una decina di minuti e li si centrifuga.

Per mezzo di questa operazione il miele fuoriesce e va a depositarsi sul fondo dello smelatore.

Ed è poi raccolto e depositato in appositi contenitori dove rimane per circa un mese, per poi essere conservato in barattoli pronti per essere consumati.

 

ALLEVARE API: I PRODOTTI DELL’ALVEARE

Quando si parla di aprire un’attività di apricoltura, la prima cosa a cui si pensa è sicuramente il miele.

Ma questo non e l’unico prodotto dell’alveare, ce ne sono altri e con altrettante caratteristiche da scoprire, capaci di dare un valore aggiunto all’attività.

Il miele, può avere caratteristiche diverse a seconda del tipo di fiore da cui viene succhiato il nettare, si diversifica per sapore, odore e colore.

Può essere “Monofloreale” se deriva da un solo fiore e “Millefiori” se deriva da più qualità di fiori.

I principali componenti del miele sono: glucosio, fruttosio, acqua, polline, oligoelementi, enzimi, antibiotici naturali.

Grazie alle diverse caratteristiche possono essere più o meno ricercati sul mercato.

Il consumo e la richiesta di miele da parte del mercato nazionale è aumentato. Oggi, circa 4.000 tonnellate di miele italiano viene esportato all’estero ogni anno.

Questo delizioso alimento viene acquistato dal consumatore tramite vendita diretta. E, inoltre, dalle industrie alimentari per utilizzarlo come ingrediente per dolci, biscotti e merendine.

 

TRA I PRODOTTI DELL’ATTIVITÀ DI APICOLTURA: LA PAPPA REALE

Prodotta dalle api operaie è un alimento estremamente importante, un concentrato di sostanze utilissime per l’organismo umano.

Nell’alveare di solito se ne trovano soli pochi grammi. La pappa reale è il cibo della regina per tutto l’arco della sua vita e delle api operaie per i primi tre giorni della loro vita.

In Italia la produzione di pappa reale iniziò negli anni 1960-1965, per poi scomparire quasi totalmente negli anni ’80. Dopo molti anni, la produzione italiana sta riprendendo vita.

Le proprietà principali della pappa reale sono acqua, proteine, zuccheri, lipidi e sali minerali.

La pappa reale è usata per fortificare l’organismo in periodi particolari, come i cambi di stagione, prima di un esame. Ma anche in momenti di stanchezza e affaticamento, dalle donne in gravidanza o in fase di allattamento, da bambini e anziani. Ha moltissime proprietà benefiche.

 

ALLEVARE API: LA PROPOLI

È prodotta delle api, che la raccolgono dalle gemme di diverse piante, la elaborano e la utilizzano come barriera di difesa. Ma anche come antibatterico all’interno dell’alveare.

Si compone per la maggior parte di resine e balsami, ma contiene anche oli essenziali e cera.

Viene utilizzata soprattutto in campo medico. La propoli svolge numerose attività benefiche per tutto l’organismo. Infatti è un potente antinfiammatorio, efficace in persone che soffrono di asma.

Ha inoltre effetti antivirali, cicatrizzanti, antimicotici, viene usata per curare bruciature, irritazioni e brufoli.

La propoli è anche un ottimo prodotto naturale contro raffreddori e influenze. E può essere utilizzata anche per la cura dei nostri amici animali.

Si usa inoltre per produrre vernici e, ultimamente, come antiparassitario in agricoltura. Lo si può raccogliere raschiando all’interno dell’arnia

 

ALLEVARE API: LA CERA D’API

È il prodotto di particolari ghiandole presenti sul corpo dell’ape. Viene utilizzata per la costruzione dei favi.

Si raccoglie durante la smielatura, poiché copre le cellette contenenti il miele.

Gli apicoltori la usano principalmente per la produzione di fogli cerei, ma è molto richiesta anche dall’industria farmaceutica, cosmetica e chimica.

Gli utilizzi principali della cera di api oggi coinvolgono l’artigianato, la cosmesi e la farmacologia. Inoltre può essere impiegata nella pulizia di superfici e mobili in legno.

In cosmesi la cera d’api, per le sue proprietà protettive, emolliente e nutritive per la pelle, viene usata come componente  di creme idratanti per le mani e corpo.

Si fanno anche saponi, detergenti, ombretti, mascara e fard.

La cera di api ha proprietà antidolorifiche, antinfiammatorie, può essere d’aiuto per raffreddori, bronchiti e sinusite.

Con la cera d’api, gli artigiani orafi realizzano calchi per i loro gioielli. Si usa nella lavorazione di pietre preziose e ceramiche oltre che nel restauro di opere d’arte.

Le candele profumate poi sono un’idea regalo sempre apprezzata che non passa mai di moda.

 

APRIRE UN’ATTIVITÀ DI APICOLTURA: TRA I PRODOTTI ANCHE IL VELENO D’API

Si utilizza per produrre pomate e lozioni per l’artrite, artrosi e sciatalgie, grazie al suo effetto antinfiammatorio. Costituisce perciò un ulteriore guadagno per un’azienda apistica.

Il veleno delle api, come molti di noi hanno provato una volta nella vita, è secreto dal pungiglione dell’ape stessa, una difesa quando si sente in pericolo.

apicoltura come iniziare e allevare api

ALLEVARE API: IL POLLINE

È una delle sostanze più ricche esistenti in natura.

Un alimento ricchissimo di elementi indispensabili all’organismo. E può essere considerato un ricostituente generale, soprattutto nei casi di eccessiva magrezza e deperimento organico.

Il polline quando viene assunto è capace di provocare nell’organismo umano un rapido aumento del numero dei globuli rossi e del tasso di emoglobina. Ha inoltre una forte capacità energetica e protettiva del cuore e del fegato.

 

COSTI PER APRIRE L’ATTIVITÀ DI APICOLTURA

Come detto in precedenza è importante decidere che tipo di attività si vuole svolgere.

Come hobby sicuramente i costi non sono elevati e non si notano grossi rischi, ma vanno comunque tenuti presenti alcuni aspetti burocratici fondamentali.

La spesa iniziale si aggira intorno a 2000 – 3000 €, da cui sono esclusi i costi di affitto del terreno, dei locali a uso magazzino e laboratori.

Se invece si vuole avviare un’apicoltura professionale, servirà un business plan dove andranno calcolati i costi e i risultati attesi per i primi anni di attività.

L’apicoltore è a tutti gli effetti un imprenditore agricolo e la sua figura professionale ricade all’interno di questo settore.

Con l’acquisto dello sciame di api andrà fatta la denuncia di possesso di alveare presso l’anagrafe zootecnica nazionale, che consegnerà un codice identificativo da apporre sull’apiario.

Inoltre, è opportuno informarsi presso le istituzioni locali di riferimento per conoscere esattamente come fare per avviare la nuova attività in piena regola.

 

APICOLTURA COME INIZIARE: LE AGEVOLAZIONI DEL SETTORE AGRICOLO

Come imprenditore si deve aprire una partita IVA e versare i contributi INPS, con tutti i costi che ne derivano e mettersi in regola con tutti gli aspetti burocratici.

Se poi si pensa di allestire un laboratorio per lavorare il miele i prezzi lievitano.

I laboratori dovranno essere allestiti con attrezzature a norma per poter svolgere l’intero processo di produzione nel rispetto delle regole igieniche-sanitarie previste per la produzione di alimenti.

Le norme sono molto rigide proprio perché riguardano la commercializzazione di prodotti alimentari.

Regole da rispettare alla lettera per non andare incontro a qualche sanzione o chiusura dell’attività stessa.

Per ovviare a questo problema quando si inizia questa attività, ci si può rivolgere ad apicoltori della zona. Spesso danno la possibilità di usare i propri macchinari, fornendo magari anche qualche consiglio utile.

 

APICOLTURA COME INIZIARE: DISTRIBUZIONE DEI PRODOTTI

Siamo arrivati alla fase finale, non per questo meno importante.

Anzi si può affermare che questa è la fase più delicata, bisogna mettere in moto tutta la creatività che si ha a disposizione per la promozione dei propri prodotti

Per promuovere i prodotti dell’azienda le cose da fare sono molte, iniziando dalla partecipazione a fiere enogastronomiche e di settore.

Ma non solo, bisognerà creare un marchio, fare pubblicità per radio, tv e negozi.

Un elemento da non trascurare è la realizzazione di un sito web, per promuovere e vendere i prodotti apistici.

Ed è necessario allestire uno spaccio di vendita presso il proprio allevamento.

La distribuzione del miele e degli altri prodotti: i potenziali acquirenti saranno sia consumatori diretti, che commercianti della grande e piccola distribuzione.

Quindi, come già detto in precedenza si potrà vendere il miele, la propoli e la pappa reale alle industrie alimentari, cosmetiche e farmaceutiche.

 

POTENZIALI GUADAGNI DELL’ATTIVITÀ DI APICOLTURA

Ormai l’apicoltura è un settore all’avanguardia in Italia.

Si può affermare quasi con assoluta certezza che un chilogrammo di miele può costare dai 4 a 8 euro. Una sola arnia può produrre da 20 – 40 chilogrammi di miele ogni anno.

Un bel guadagno, se poi si possiedono più arnie il ricavato aumenta.

Non dimentichiamo poi tutti gli altri prodotti dell’alveare, tutti  economicamente validi e sicuramente capaci di far aumentare il fatturato all’azienda.

Aprire un’attività di apicoltura può essere non solo un hobby affascinante ma anche una fonte di reddito non trascurabile.

Nelle piccole imprese di solito è il prodotto a parlare. In esso si può assaporare tutto l’amore, la dedizione e il lavoro che viene fatto.

Se ci si vuole avventurare in questa nuova attività e allevare api, non va dimenticato che il miele italiano di qualità sarà tra i prodotti più richiesti, ora e nei prossimi anni!

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