COME APRIRE UNA PARAFARMACIA: LA GUIDA COMPLETA

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Entri nel solito centro commerciale e lo spazio che un tempo vendeva abiti per bambini è stato sostituito: qualcuno ha pensato di aprire una parafarmacia.
Mmm… Utile!
Oppure vai in una grande stazione ferroviaria come, per esempio, Milano o Verona e trovi una parafarmacia negli spazi un tempo adibiti agli uffici. Pratico e logico, in viaggio può servire di tutto.
E, seppure non vendano farmaci con ricetta, le parafarmacie possono vendere prodotti sostitutivi ai farmaci, oppure semplicemente naturali.
A un certo punto, potrebbe venirti un’idea: e se intendessi aprire una parafarmacia?
Sembrano negozi che funzionano molto bene, con clientela assicurata. Le più recenti statistiche parlano chiaro: un italiano su 3 si cura con i farmaci venduti in questi esercizi.
Che differenza ci sarebbe con una farmacia? Mancano solo i prodotti da richiedere con la ricetta del medico, oppure c’è dell’altro che differenzia le due attività?
Che iter burocratico e che formazione vi sarebbe da affrontare?
Andiamo a scoprirlo con questo articolo: seguici.
DALLA LEGGE BERSANI ALLE NUOVE NORMATIVE SU COME APRIRE UNA PARAFARMACIA
Tra le varie leggi Cresci-Italia e Salva-Italia del 2006-Bersani ve n’è una che regolarizza i farmaci venduti dalle parafarmacie. Ed è quella a cui ci si rifà attualmente per i prodotti vendibili in questi negozi.
Infatti la riforma di questo settore (farmaci da banco senza ricetta) aveva lo scopo di aumentare la concorrenza commerciale a beneficio dei consumatori. Poiché su questo tipo di farmaci si può determinare il prezzo in maniera concorrenziale e anche applicare degli sconti.
Il Ministero della Salute stabilisce nuove regole per le parafarmacie, sottolineando la distinzione tra due differenti modalità di vendita al pubblico.
Sono norme che, in realtà, la normativa precedente già prevedeva. Si tratta della differenza sostanziale per cui gli esercizi possono vendere tutti i farmaci di fascia C senza obbligo di ricetta.
Mentre per altri prodotti il cerchio si restringe ai soli medicinali di automedicazione (OTC), anch’essi vendibili senza ricetta. Cosa significa tutto questo?
Il Servizio Sanitario Nazionale italiano colloca nella Fascia C i farmaci non concessi dal SSN e quindi a carico del cittadino.
Medicinali utilizzati per patologie di lieve entità o considerate minori, che, quindi, non sono considerati essenziali o salvavita.
Per portare un esempio: i farmaci più venduti nelle parafarmacie sono Aspirine, Oki e creme per alleviare i dolori di lieve entità.
Oltre a blandi antipiretici come la famosa Tachipirina e i prodotti affini, a iniziare dal Tachifludec.
APRIRE UNA PARAFARMACIA O UNA FARMACIA: COSA CAMBIA?
La differenza con le farmacie non è solo di servizio ma deve essere anche di forma.
A iniziare dall’insegna: la parafarmacia non può utilizzare la scritta “farmacia” o la croce verde.
E neppure altri simboli identificativi che possano indurre il consumatore a credere che si tratti di una farmacia.
Passiamo poi alla questione che riguarda la formazione.
LA PRESENZA DEL FARMACISTA
La normativa vigente non prevede che i soci o il titolare di una parafarmacia siano tutti farmacisti, come in una normale farmacia.
Per vendere i farmaci è necessaria la presenza di un farmacista laureato e abilitato, ossia iscritto all’ordine, ma non deve necessariamente essere il titolare.
La sua presenza però deve essere garantita per tutto l’orario di apertura dell’esercizio commerciale. Anche se non è tenuto a consegnare personalmente a ogni cliente i medicinali.
Può rimanere, volendo, nel retrobottega o a sistemare gli scaffali, ma sempre a disposizione per un consulto.
Sì perché, come sai, anche i farmaci di automedicazione, se assunti in maniera non corretta, possono portare a effetti indesiderati.
I farmacisti possono anche elargire suggerimenti validi nella scelta del farmaco a seconda del problema o della patologia.
Dolore alla spalla? Meglio sia il farmacista abilitato a darci il consulto. E a indirizzarci verso crema o pastiglie antipiretiche.
NON SOLO PRODOTTI FARMACEUTICI
Le parafarmacie sono esercizi commerciali nati per la vendita di prodotti di vario genere. Non soltanto farmaceutici, ma anche prodotti per l’igiene e l’infanzia. E veterinari, dietetici, erboristici, omeopatici, cosmetici, presidi medici o accessori di tipo differente.
In questi esercizi si punta sulla cura della persona a 360°. Infatti non distribuiscono più solo medicinali d’urgenza ma anche di prevenzione, compatibili con l’innalzarsi dell’età media.
Un piccolo neo, in questo mercato in crescita, potrebbe essere che non esistono obblighi di legge in merito alla distanza minima per l’apertura delle parafarmacie, al contrario delle farmacie.
Alle volte, nello stesso centro commerciale se ne trovano anche due.
Per battere la concorrenza, bisognerà dunque curare la location e, ovviamente, progettare accuratamente la comunicazione e le scelte commerciali.
D’altronde, un po’ di spirito imprenditoriale bisognerà averlo per aprire un esercizio, no?
L’IMPORTANZA DEL BUSINESS PLAN
Il business plan non può mancare, deve essere ben articolato, per esaminare bene le varie sfaccettature dell’attività.
Mentiremmo se dicessimo che negli anni si è assistito solo ad un boom di aperture e non di parecchie chiusure.
Da un’analisi approfondita, i fattori sono quasi sempre imputabili all’imprenditore.
In generale possiamo dire che è piuttosto azzardato iniziare qualsiasi attività senza un accurato business plan che comprenda, nel caso della parafarmacia, una precisa analisi di geo-marketing.
Un approfondimento di questo tipo serve a comprendere bene il territorio e il relativo bacino d’utenza per essere sicuri di avere la concorrenza minore possibile a fronte del maggior numero di utenti.
Bisogna stabilire una strategia precisa di posizionamento e comunicazione, strutturando nel modo migliore la proposta e l’investimento.
Aprire di fronte a un altro esercizio simile ma consolidato, in una stradina chiusa o buia, non appare come la più saggia delle idee.
Eppure qualcuno lo ha fatto: stiamo vivendo in un cambiamento epocale ma ricco di occasioni e opportunità, per chi sa come approfittarne.
Creare un moderno centro dedicato a salute e benessere è decisamente differente da una tradizionale farmacia.
Sarà sicuramente un business più stimolante per il farmacista imprenditore.
Si rivelerà più utile anche per il cliente che, oggi, è particolarmente attento e informato. E che cerca e, talvolta, individua, le prime risposte ai suoi problemi su Internet.
A tutto ciò risponde un buon business plan.
L’accesso facile alle informazioni ha cambiato completamente le regole del gioco e le necessità delle persone.
Questa presa di coscienza deve essere il punto di partenza su cui costruire una nuova impresa. Ma bisogna agire seguendo una precisa strategia.
Il tuo cliente saprà individuarti se riuscirai a costruirti una reputazione e a distinguerti per professionalità, offerta e prezzi.
APRIRE UNA PARAFARMACIA DI SUCCESSO: LA SCELTA DELLA LOCATION
I locali per aprire una Parafarmacia devono essere, per prima cosa, di tipo commerciale e agibili.
Per la sola vendita di prodotti, potrebbe essere sufficiente un locale di circa 50 mq.
I farmaci senza obbligo di ricetta possono essere esposti anche in scaffalature accessibili dai clienti in maniera autonoma.
La scelta di una location di piccole dimensioni, potrebbe però limitare le tue possibilità di business.
Al contrario, un negozio di 100/150 mq ti permetterebbe di offrire ulteriori servizi. Come esami di check-up, consulenze, trattamenti estetici, oltre ad aree da dedicare ai prodotti in vendita.
Insieme agli spazi per l’esposizione, i locali dovranno includere ambienti per amministrazione, magazzino, spogliatoio e servizi per il personale, ovviamente.
LE REGOLE PER SCEGLIERE DOVE APRIRE UNA PARAFARMACIA
Abbiamo individuato delle regole basilari per scegliere correttamente una location.
Prima di tutto il negozio dovrà essere accogliente, ben arredato e fornito.
La zona in cui intendi aprire dovrà garantire un bacino di utenza adeguato agli obiettivi, in modo da ottenere un afflusso costante di clienti, fidelizzati e non.
Devi valutare quindi la presenza di attività concorrenti.
Come farmacie, erboristerie, parafarmacie, centri commerciali. Evitando la concorrenza, la tua parafarmacia diverrà un punto di riferimento per il vicinato.
Scegli una via di passaggio, cercando eventualmente un compromesso tra visibilità e costo dei locali.
Fai attenzione anche alle altre attività presenti in zona, che possono favorire la presenza di clienti.
È il caso di studi medici, ambulatori, centri diagnostici o fisioterapici, case di riposo per anziani, centri sportivi, veterinari.
Un plusvalore è rappresentato dalla possibilità di parcheggio nelle vicinanze.
Dovrai collocare un’insegna esternamente, per comunicare in maniera visibile la presenza della tua parafarmacia.
Come detto prima, sono vietate le croci di colore verde.
Questa opzione è riservata soltanto alle farmacie, in modo da facilitare l’identificazione da parte dei clienti.
Ma niente paura, potrai optare per altri colori, come il blu o il rosso. Magari ricordando che l’azzurro, non il blu, è di solito associato ai veterinari. Giusto per non fare confusione.
COME APRIRE UNA PARAFARMACIA: GLI ASPETTI BUROCRATICI
La procedura per l’avvio dell’attività potrà forse stupirti perché è abbastanza semplice rispetto a ciò che si pensa.
Si inizia con la denuncia di inizio attività, operazione che si svolge presso l’Ufficio del Commercio del Comune dove si intende aprire la parafarmacia.
Può essere presentata personalmente, tramite fax, PEC o posta raccomandata utilizzando la modulistica messa a disposizione dallo stesso Comune.
A questa va affiancata la Comunicazione Unica alla Camera di Commercio e la Comunicazione al Ministero della Salute.
È il Ministero a rilasciare il codice per la tracciabilità del farmaco.
Il responsabile deve registrarsi sul portale del Ministero indicando i propri dati anagrafici.
Al termine della registrazione riceve una e-mail contenente il codice utente e la password per accedere al sistema e richiedere il profilo di Responsabile per la Comunicazione per la Tracciabilità del Farmaco.
Seguono la Comunicazione alla Regione, quella all’Agenzia del Farmaco e all’Ordine dei Farmacisti.
Come vedi non si tratta neppure di un iter troppo difficile, considerato il tutto.
QUANTO COSTA APRIRE UNA PARAFARMACIA?
Ovviamente la prima spesa è l’affitto (o l’acquisto, ma più probabile il primo) dei locali.
Caparra più canone, sappiamo che non è uno scherzo. Anche perché bisogna cercare di posizionare la parafarmacia in luoghi frequentati e visibili.
Questi parametri fanno salire il prezzo, ma devi pensare nell’ottica dei futuri guadagni.
L’ideale sarebbe trovare un buon compromesso tra visibilità e quota di locazione o acquisto e tasse dell’immobile adeguato.
A questo devi poi aggiungere lavori di ristrutturazione e illuminazione, oltre al banco cassa.
E il cuore del negozio: gli espositori. Dovrai studiare attentamente la disposizione per valorizzare tutti i prodotti. Incluse le vetrine refrigerate dove tenere fermenti lattici, integratori ecc.
L’illuminazione dovrà essere studiata per evidenziare la merce e mettere a proprio agio la clientela.
Non devi scordare le varie utenze: energia elettrica, acqua potabile, linea telefonica e wifi.
Il servizio POS deve essere sempre operativo, è divenuto un obbligo (Legge di Stabilità 2016) e comunque è utile, vista la diffusione di carte di credito e, ancor più bancomat e ricaricabili.
Saranno necessari, infine, uno o più computer per gestire vendite e magazzino attraverso appositi software gestionali, oltre all’indispensabile lettore per i codici a barre.
Dovrai procurarti una fornitura iniziale della merce, immagazzinando alcuni pezzi per ogni prodotto e, finalmente, occuparti della promozione per il lancio del tuo negozio.
Sfrutta la pubblicità online e offline per farti conoscere dai potenziali clienti.
Magari puoi differenziarti dalla concorrenza offrendo un servizio di consegna medicinali a domicilio e sfruttare il passa parola positivo che ne deriverà.
OLTRE ALLE SPESE INIZIALI CI SONO I COSTI DI GESTIONE
Come ogni impresa ti troverai a dover gestire spese dilazionate nel tempo ormai conosciute, ma andiamo a ripassarle.
- Tasse ed utenze mensili: affitto, telefono, fornitura elettrica e idrica.
- Impiegati addetti alle vendite o farmacisti.
- Eventuali spese di assistenza o manutenzione delle attrezzature.
- Consulenza di un commercialista per gestire la contabilità.
La parola chiave è “investire bene” perché puntare solo sul risparmio non è una filosofia vincente. Senza investimenti è difficile ottenere dei buoni risultati.
La fortuna di esser capitati in un momento di ripresa (almeno da punto di vista finanziario), vi permetterà di poter contare su liquidità che negli ultimi anni erano improponibili.
Società di leasing e banche, rating e garanzie permettendo, vi consentiranno di avviare un’attività finanziando parte delle spese.
Non sempre sono necessari enormi capitali. Soluzioni commerciali alternative permettono di acquisire gli strumenti senza bisogno di molta liquidità.
Il leasing, ad esempio, è uno degli strumenti più utilizzati per l’acquisto di arredi e attrezzature.
COME APRIRE UNA PARAFARMACIA PUNTANDO SUL FRANCHISING
Una soluzione alternativa a cui molti ricorrono per aprire un negozio come una parafarmacia, specie nei centri commerciali, è il franchising.
In questo modo si può beneficiare di know how commerciale e amministrativo, assistenza e formazione. Oltre alla garanzia di un brand già consolidato sul mercato.
Di norma non sono previsti diritti d’entrata o pagamenti di royalties.
E l’affiliazione in franchising consente, inoltre, di confrontarsi con aziende specializzate anche in fase di sviluppo, progettazione e definizione degli obiettivi.
Stipulare un contratto di franchising offre svariati vantaggi. A fronte di un investimento iniziale, le aziende partner offrono spesso delle opzioni chiavi in mano.
Il vantaggio è, prima di tutto, di tipo economico.
L’investimento iniziale sarà più basso, rispetto a quanto potresti ricavare gestendo la tua azienda da solo.
Ma d’altra parte avrai condizioni vantaggiose sulla fornitura dei prodotti.
Degli altri vantaggi di lavorare con brand affermati e in continua crescita ne abbiamo già parlato. Formazione continua, dalle basi per una comunicazione efficace con il cliente, fino alla tenuta dei libri contabili, e continua osservazione.
Concludendo: aprire una parafarmacia può garantire ottimi margini di guadagno. Ma devi affinare le tue capacità imprenditoriali e non smettere mai di programmare i passi successivi.
INDIVIDUA IL TUO TARGET DI CLIENTELA
Questo ti può servire a offrire sconti e promozioni ad hoc.
Per battere la concorrenza, dovrai fare scelte di marketing oculate, e occuparti anche della comunicazione.
Non smetteremo mai di insistere su questo punto specie ora che il brand marketing è facilmente accessibile via web. E che i corsi di marketing sono alla portata di tutti, titolari inclusi.
E, in caso ce ne fosse l’esigenza, gli esperti di web marketing possono programmare campagne promozionali di successo. Senza investire cifre esagerate.
Per ottenere maggiori risultati valuta anche di vendere i tuoi prodotti online. Abbinare l’e-commerce al tuo sito internet moltiplica esponenzialmente il pubblico potenziale. E, di conseguenza, le possibilità di vendita.
Anche la consegna a domicilio potrebbe essere una mossa vincente, seguita da te, oppure da chi propone questo servizio in zona. Come, per esempio, Glovo.
Potresti inoltre affiliarti a una app che propone sconti e che segnala la tua presenza in zona.
Ti abbiamo dato le informazioni basilari per aprire la tua farmacia, un esercizio commerciale che se ben organizzato può darti delle soddisfazioni.
Non devi trascurare alcun aspetto, dalle ricerche di mercato alla scelta dei fornitori, dalla selezione del personale alla promozione. Importante è anche seguire corsi di aggiornamento sulle varie tematiche di pertinenza.
Sei alla ricerca dell’idea giusta per aprire la tua attività?
Ecco altri spunti su come aprire un’attività.
CONCLUSIONI
Aprire un’attività commerciale è una sfida che vale la pena affrontare, ma richiede una certa dose di attenzione per non in correre in errori, spesso banali, e sperperare denaro.
Aprire una parafarmacia è una di quelle attività in proprio che ti garantisce una buona redditività in un mercato stabile e remunerativo.
Tuttavia nessuna attività va presa alla leggera, quindi prenditi del tempo per studiare bene la situazione e redigere un business plan della tua idea di business, così da poter affrontare questa nuova avventura nel migliore dei modi.

Ciao, sono Daniel de Mari, imprenditore ed investitore immobiliare.
Fondo un’azienda, la rendo autonoma, fondo la prossima.
Ho creato questo blog per parlare della mia grande passione (ed ossessione): fare impresa.