COME DIVENTARE ARTIGIANO: LE INFORMAZIONI CHE CERCAVI


Daniel de Mari

Daniel de Mari

Ciao, sono Daniel de Mari, imprenditore ed investitore immobiliare. Fondo un'azienda, la rendo autonoma, fondo  la prossima. Ho creato questo blog per parlare della mia grande passione (ed ossessione): fare impresa.

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Hai un’idea che ti frulla per la testa: vuoi cambiare il tuo modo di vivere e ti chiedi come diventare artigiano.

Non credi più alle grandi imprese, alle speculazioni finanziarie, non te la senti d’investire anni di studio per una libera professione. Per poi ritrovarti, magari, sepolto dalla burocrazia.

Tu invece sogni un’attività dove poter esprimere la tua creatività e il tuo know how.

Gli artigiani sono suddivisi in vari tipi di categorie, che comprendono installatori, riparatori, manutentori, meccanici e tantissime altre tipologie di attività.

Un’idea sempre più perseguita, è quella di rivolgersi a un patrimonio culturale ancora più vivo che mai nel nostro bel paese: la secolare tradizione delle arti e mestieri.

Diventare artigiano, recuperare il gusto di veder nascere un oggetto, un’opera, costruiti con le nostre mani è invitante.

E sta diventando una vera vocazione per giovani e meno giovani che aspirano ad essere protagonisti nel proprio lavoro.

Per tutti coloro che hanno capito l’importanza ed il desiderio dell’handmade.

Una sorta di rifiuto della spersonalizzazione e dell’omologazione degli oggetti fatti in serie, risultato ormai della rincorsa al rapporto costo-prodotto.

D’altronde è una battaglia già persa in partenza per le aziende italiane e si finisce per omologare la banalità.

Provi un profondo rispetto per la tradizione ma se un occhio è puntato al passato, l’altro dev’essere ben indirizzato al futuro.

Infatti devi sì rivisitare i consueti processi produttivi ma con l’utilizzo di nuove tecnologie, in un continuo intreccio di tradizione e innovazione.

 

COME DIVENTARE ARTIGIANO: ALLA SCOPERTA DI UNA TRADIZIONE IMPORTANTE

Un artigiano è chi produce beni in numero limitato tramite il proprio personale lavoro manuale.

E, se non hai l’età o la voglia per intraprendere un apprendistato presso un artigiano che svolga già la professione e intenda insegnartela, dovrai scegliere di “metterti in proprio”.

Ai sensi dell’art. 2 e 3 della L.443/1985: l’imprenditore artigiano è colui che esercita personalmente, professionalmente e in qualità di titolare, l’impresa artigiana, assumendone la piena responsabilità. E assumendosi oneri e rischi, svolgendo in misura prevalente il proprio lavoro, anche manuale, nel processo produttivo.

NORMATIVA: Legge-quadro per l’artigianato: L. 8 agosto 1985, n. 443.

Quindi, come caratteristica essenziale, si denota il coinvolgimento in prima persona nella produzione o riparazione dei beni.

L’artigiano lavora manualmente la materia fino a produrre oggetti unici, magari per pochi impercettibili dettagli, ma sempre diversi gli uni dagli altri.

 

ATTITUDINI DELL’ARTIGIANO

Tra le capacità necessarie per diventare artigiano, la più importante è senza dubbio l’abilità manuale.

E questa non s’inventa. Si può certo affinare a scuola, migliorare, ma una buona destrezza nell’uso delle mani è imprescindibile.

Nonostante si lavorino materie diversissime tra loro, dal legno al vetro, dai metalli alla stoffa, rimane fondamentale l’abilità.

Rappresenta il comune denominatore, la capacità di coordinazione mano-occhio-pensiero e la velocità di tradurla in precisione e movimento sono innate.

Altra essenziale abilità è la capacità di concentrazione, soprattutto quando è continuata nel tempo.

Lavorare a lungo ad un oggetto, con movimenti ripetitivi, alla costruzione dei piccoli dettagli che rendono ogni prodotto finito unico e irripetibile.

Tutto ciò costituisce l’essenza dell’handmade.

Sono proprio i dettagli che fanno la differenza. Ma sono anche questi piccoli procedimenti che ci regalano l’incanto di vedere qualcosa che nasce e prende forma grazie alle nostre mani.

Del resto, sempre più clienti, soprattutto i più facoltosi, vogliono spendere il proprio denaro in qualcosa di unico, originale e di personalità.

 

E, PER ULTIMA, MA NON CERTO COME IMPORTANZA, L’ORIGINALITA’

Ciò che fa distinguere un prodotto dall’altro, che lo differenzia dall’anonimato della produzione in serie, che a volte stravolge i consueti canoni estetici, è spesso raggiunto perseguendo idee innovative ed insolite. Originali, appunto.

Che sia nella scelta di nuovi materiali per costruire forme classiche, o in un nuovo modo di lavorarli, o all’utilizzo dell’oggetto per nuove funzioni.  Insomma, come dicevamo, devi avere un occhio puntato al futuro e tanta voglia di sperimentare, provare, osare.

Non adagiarti sulla tradizione, usa la tua mente ed impara ad utilizzare il pensiero creativo.

Oggi fortunatamente il web ha ampliato la platea delle conoscenze e cambiato o aggiunto nuovi modi di procacciarsi i clienti, basti pensare ai social, al web marketing.

Ci vuole passione però… Lo precisiamo ripensando alle note di una bella canzone.

È ciò che fa la differenza. L’unico infallibile ingrediente per la riuscita ed il modo sicuro per spingerti a liberare la tua creatività.

Così non avvertirai il peso delle ore trascorse a ripetere gesti meticolosi che voleranno inseguendo un dettaglio.

Avrai un’idea su come realizzare un oggetto o un servizio e, di conseguenza, prenderai maggior coscienza di te stesso.

Del resto Confucio l’ha detto: “Scegli il lavoro che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita.”

 

COME DIVENTARE ARTIGIANO AFFRONTANDO LA BUROCRAZIA

Una volta, ma in parte anche ora, per diventare artigiano s’iniziava da giovane a lavorare come apprendista nella bottega di un artigiano iscritto ad una cooperativa.

Non si era pagati perché “s’imparava un mestiere”, si veniva addestrati fino ad essere riconosciuti come operai, in grado di produrre un oggetto secondo gli standard della cooperativa.

Allora si aveva diritto ad una paga, ma spesso si apriva una nuova bottega.

Ovviamente questo ha spinto masse di giovani verso le fabbriche, dove si veniva pagati da subito anche se ci s’incatenava allo stesso lavoro, e qui sì parliamo di ripetitività, per tutta la vita.

Oggi, l’apprendista artigiano riceve una busta paga per legge (e le fabbriche si sono rivelate non certo sicure).

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L’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE

E, pur non essendo sostanziosa, gli permette d’investire anni nella sua formazione.

Per l’avviamento di alcune attività artigianali, è necessario possedere la qualifica professionale.

E, sebbene il modo migliore per “imparare il mestiere” sia ancora quello di affiancare un artigiano esperto che t’insegni la tecnica ed i segreti, esistono corsi di formazione.

Oltre a vere e proprie scuole inserite nel territorio dove fondano le proprie radici queste maestrie.

Basti pensare ai maestri del vetro a Murano Venezia, alla scuola del cuoio di Firenze, alla liuteria di Cremona.

E, ancora, alla scuola d’Arte e Mestieri di Vicenza dove insegnano a lavorare l’oro, all’istituto Marangoni di Milano per moda e design, solo per fare alcuni esempi.

Per molti lavori artigiani inoltre, le stesse associazioni di categoria o le Commissioni delle Camere di Commercio organizzano corsi di formazione.

E per chi non è più in età di apprendistato o è già esperto nel saper fare qualcosa, è necessario diventare un lavoratore autonomo.

Ossia creare un’impresa artigiana, individuale e non, aprire una partita IVA in modo da poter iscrivere la propria impresa all’Albo delle imprese Artigiane presso la Camera di Commercio.

 

APRIRE UN’IMPRESA INDIVIDUALE NEL 2020 CON PARTITA IVA IN REGIME FORFETARIO

Fortunatamente oggi tra ComUnica e regime forfettario è diventato più semplice, rapido e conveniente aprire un’impresa: come funziona?

Primo passo: bisogna iscrivere la propria attività al Registro delle Imprese della Camera di Commercio e al R.E.A (Repertorio Economico Amministrativo) mediante il pagamento del Diritto Camerale.

Si tratta della tassa annuale che le attività economiche devono pagare per essere iscritte al Registro Imprese attraverso la compilazione della Comunicazione Unica.

Poi devi presentare la Comunicazione Unica per l’attribuzione del Codice Fiscale/ Partita IVA da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Camera di Commercio;

E assolvere gli adempimenti previdenziali dell’Inps, posizione aperta con l’iscrizione attraverso la Comunicazione Unica.

L’iscrizione fa nascere automaticamente l’obbligo del versamento dei contributi previdenziali, che vanno versati in quattro rate annuali.

Assolvere gli adempimenti assicurativi dell’Inail (l’imprenditore artigiano è tenuto ad assicurarsi contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali), derivanti dalla posizione aperta con la Comunicazione Unica.

E poi la denuncia d’inizio attività alla Camera di Commercio. Si tratta di un’azione obbligatoria per tutti coloro che intendano aprire una qualunque attività economica.

E consiste in una dichiarazione da presentare entro 30 giorni dall’inizio dell’attività o dalla costituzione della società.

In conformità a diversi moduli si può denunciare l’inizio attività immediato o posticipato.

Per avviare alcune attività artigianali, è necessaria una qualifica professionale (parrucchiere, estetista, idraulico, elettricista, ottico, meccanico etc…).

 

COME DIVENTARE ARTIGIANO: UTILIZZA COMUNICA

Lo strumento ComunUnica, obbligatorio, consente d’inviare in via telematica tutte le informazioni dell’impresa e del soggetto che la costituisce. Fiscali all’Agenzia delle Entrate, previdenziali all’Inps e assicurative all’Inail. Si utilizza l’apposito software chiamato ComunicaStarweb “ComUnica” presente sul sito ufficiale del Registro dell’Imprese.

In base alla descrizione dell’attività presentata, il Registro delle imprese assegna il Codice ATECO  che sarà acquisito anche dall’INAIL.

La presentazione della richiesta d’apertura della Partita Iva, è il momento in cui dichiarare al fisco il regime contabile scelto.

Perciò, per accedere al Regime Forfettario ed usufruire dell’imposta sostitutiva del 15%, al 5% per i primi 5 anni per le start up, è necessario possedere i requisiti necessari già alla data della domanda di apertura.

 

QUANTO COSTA?

Utilizzando ComUnica oggi è possibile aprire un’impresa e una partita IVA a costo zero e online. Le uniche spese da sostenere sono per i diritti di segreteria e l’imposta di bollo.

 

COME DIVENTARE ARTIGIANO IN SOCIETA’

Un artigiano può lavorare da solo o con un numero limitato di collaboratori.

Quindi, se vuoi condividere questo progetto con altri collaboratori, potrai avviare un’impresa artigianale in società.

Potrai scegliere la forma giuridica da darle optando tra Società a Responsabilità Limitata (SRL o SRLS semplificata), Società in Accomandita Semplice (SAS) o Società in Nome Collettivo (SNC).

Cosa cambia? La prima possiede personalità giuridica, le altre sono società di persone.

Quest’ultime costano meno ed hanno una contabilità più snella ma non separano le responsabilità dell’impresa da quelle personali dei soci.

Una volta costituita la società procederai con la trafila illustrata prima.

Se tutto questo ti spaventa, sappi che è più difficile a dirsi che a farsi.

Potrai comunque rivolgerti a un bravo commercialista oppure, scelta più economica ma assolutamente saggia, a un’associazione di categoria.

Perciò una bella visita alle sedi di Confartigianato o Casartigiani ti sarebbe davvero utile.

Ma se sei proprio pigro o hai poco tempo e vuoi trovare una bottega o un laboratorio “chiavi in mano” con assistenza in ogni prassi burocratica, perché non scegliere il franchising?

Ce ne sono di tutti i tipi e per tutte le tasche e in fondo si tratta di sfruttare l’esperienza che altri hanno affrontato prima di te.

 

COSA SERVE PER DIVENTARE ARTIGIANO

Oltre all’iter burocratico un’impresa artigiana dovrà dotarsi degli strumenti necessari allo svolgimento dell’attività.

Qui ovviamente dipende dal tipo di lavorazione o riparazione poiché il settore degli artigiani è molto articolato.

Dai servizi alla persona (acconciatori, estetisti, massaggiatori, attività del benessere, tatuatori e piercing) alle attività nel settore dell’alimentazione (gelaterie, pasticcerie, kebab, gastronomie).

Inclusi settori non alimentari (fabbri, falegnami, fotografi, orafi, vetrai, sarti).

Insomma una moltitudine di mestieri che spesso sconfinano nell’arte vera e propria.

Sarà necessario dotarsi anche di uno spazio adatto: una bottega, un laboratorio, un atelier, uno show-room, un magazzino.

Da distinguere se lo spazio dovrà essere aperto al pubblico oppure no.

Bisognerà programmare gli arredi, le eventuali attrezzature, il registratore di cassa qualora vi fosse la vendita diretta al pubblico, software ed hardware per la gestione di un magazzino.

Oltre agli eventuali mezzi per il trasporto di merci e persone, tipo il classico furgone.

Considera anche che un’impresa artigiana può avere dei dipendenti. Entro certi limiti, poiché come già detto, l’artigiano svolge manualmente in prima persona il suo lavoro.

Nuovamente questi limiti dipendono dal settore, dalla presenza o meno di apprendisti, dall’automazione del processo di produzione.

 

ALCUNI ESEMPI

  • Le imprese edili non possono avere più di 10 dipendenti, di cui massimo 5 apprendisti.
  • Per le imprese di trasporto non sono previsti più di 8 dipendenti compresi gli apprendisti.
  • Le imprese che lavorano in serie non possono avere oltre i 9 dipendenti, di cui massimo 5 apprendisti.
  • Per le imprese con una lavorazione non automatizzata non sono compresi più di 18 dipendenti, di cui massimo 9 apprendisti.

Infine, le imprese in settori dalle lavorazioni artistiche, tradizionali e dell’abbigliamento su misura non possono avere oltre i 32 dipendenti. Compresi gli apprendisti in numero non superiore a 16.

Oltre ai dipendenti, è possibile farsi affiancare nel lavoro dai familiari entro il terzo grado di parentela. Per farlo è necessario inoltrare domanda all’Albo delle Imprese artigiane.

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CORSI CHE POTREBBERO AIUTARE

Esaurito l’iter burocratico, come far fruttare la tua passione affinché diventi una professione in grado di generare profitto?

Abbiamo visto che l’ideale è farsi istruire da un esperto, oppure creare una società con qualcuno già capace.

Ma se questo risolve la parte tecnico-pratica, rimane da affrontare uno step successivo, come diventare artigiano imprenditore.

Esistono innumerevoli corsi online che ti permetteranno, una volta valutato il tuo livello di competenza, di cominciare a scalare da zero la vetta della conoscenza.

Puoi anche partire da un livello più avanzato fino ad arrivare a utilizzare al meglio la tua nuova attività per renderla anche redditizia.

Ecco alcuni esempi:

CONSIGLI DI LETTURA

Fatto a mano. Artigianato in Italia, (alla scoperta delle tradizioni artistiche regionali)” è il primo libro da non farsi mancare.

Una guida che esplora i tanti mestieri artigianali ancora vivi nel nostro paese e raccoglie centinaia di botteghe e laboratori.

Ceramica, cuoio, liuteria, marmo, ebanisteria, ferro battuto, gioielli tradizionali, maschere, merletti, profumi, tessuti, vetri, mosaici etc.

La guida spiega come mai il “made in Italy” sia riconosciuto in tutto il mondo come sinonimo di qualità, eleganza e creatività.

Un viaggio affascinante attraverso i locali saperi della nostra tradizione italiana.

Quaderni di ricerca sull’artigianato

Trattano scientificamente il sistema dell’artigianato e della piccola impresa in Italia e nel mondo.

E rivolgono particolare attenzione riguardo alla capacità di adattamento e di risposta ai cambiamenti sociali.

Esaminando il settore produttivo che è vera espressione del tessuto connettivo tipico della nostra economia.

Si cerca di capire davvero il mondo dell’artigianato e della piccola impresa che rappresentano da sempre un pilastro portante del sistema economico locale e nazionale. Un esame esaustivo sulla cultura della diversità tanto cara nel nostro Paese.

Dalla certezza alle incertezze. 40 anni di ricerca tra architettura, design, artigianato e ambiente.

Il volume ripercorre i momenti più significativi della carriera professionale del critico e architetto François Burkhardt.

Un percorso importante, in bilico tra diversi settori. E, allo stesso tempo, una ricerca progettuale tesa a indagare aspetti sociali ed ecologici connessi con l’arte, l’architettura, il design e l’artigianato, unendo una costante sperimentazione e contaminazione di discipline.

In alternativa ecco una selezione di libri sulle conoscenze di cui disporre per avviare la propria carriera imprenditoriale:

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

  • Ora sei pronto, hai un sogno da realizzare, osa, imbarcati per questo viaggio, ma prima di partire considera due cosette:
  • Individua le tue competenze (o quelle dei tuoi dipendenti).
  • Scegli un prodotto-servizio che ti appassioni e che conosci, ti sarà di gran lunga più facile ottenere risultati migliori per distruggere la concorrenza e per vivere meglio.
  • Calcola bene i costi di materiale, produzione e costi generali.
  • Considera quanti ordini puoi soddisfare in base al volume di attività che puoi realizzare; sei solo o hai collaboratori. Se non puoi contare sulla quantità cerca sempre di alzare la qualità.
  • Dopo un’attenta indagine di mercato, studia la strategia di marketing più idonea a promuovere la tua attività.
  • Focalizza il tuo mercato di riferimento, quanta richiesta c’è del prodotto che proponi e, se ci sono competitor, valuta i loro prezzi.
  • Comunica con il tuo mercato attraverso la classica pubblicità, ma interagisci anche con le nuove forme di comunicazione. I social che hanno costi più contenuti e maggior velocità di penetrazione. Apri una tua pagina Facebook, LinkedIn, Instagram, e fatti conoscere, presenta la tua storia e come nasce il tuo prodotto.
  • Considera l’eventuale e-commerce o, comunque, la possibilità di raccogliere ordini, al telefono, online o attraverso un’App.
  • Sviluppa il piano di distribuzione dei tuoi prodotti; se la merce è deperibile o meno per capire la velocità di consegna.

 

VUOI ANCORA DIVENTARE ARTIGIANO?

Se ora hai le idee più chiare, se sei spinto dall’entusiasmo, ma hai capito che devi agire con i piedi per terra, molla gli ormeggi e parti.

Strada facendo correggerai il carico e ricordati di chiedere tutto l’aiuto di cui hai bisogno.

Ricorda anche d’inseguire i tuoi obiettivi attraverso l’originalitá e la creatività dando spazio alle tue idee. E che copiando dagli altri si rimane sempre secondi.

L’originalità ed il coraggio di proporre nuove idee è alla base dell’artigianato, è qui che l’handmade può trovare il suo punto di forza assoluto.

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