LETTERA DI MOTIVAZIONE: COS’È E COME VA SCRITTA


Daniel de Mari

Daniel de Mari

Ciao, sono Daniel de Mari, imprenditore ed investitore immobiliare. Fondo un'azienda, la rendo autonoma, fondo  la prossima. Ho creato questo blog per parlare della mia grande passione (ed ossessione): fare impresa.

lettera di motivazione

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In un momento non proprio eccezionale per il mercato del lavoro, cercare e trovare un’occupazione diventa per molti, purtroppo, una pratica giornaliera.

La consegna di curriculum o l’invio dello stesso a mezzo mail è, ormai, pane quotidiano.

Ma ciò che merita di essere approfondito e che rappresenta un’opportunità in più è, senza dubbio, l’accompagnamento del Curriculum Vitae con una lettera di motivazione.

Con questa si propone la propria candidatura presso una determinata azienda.

Scopriamo in questa guida che cos’è la lettera motivazionale e vediamo anche un esempio di lettera.

 

LETTERA DI MOTIVAZIONE PER LAVORO: COS’E’ E COME SI SCRIVE

Quando ci si affaccia al mondo del lavoro spesso si tende a sottovalutare la necessità di presentare una lettera di motivazione.

Lettera che, invece, può diventare un grande alleato per farci ottenere un colloquio.

La lettera di presentazione precede il Curriculum: per questo, bisogna redigerla prestando la massima attenzione.

Si deve spiegare bene quali sono le motivazioni che spingono il candidato a proporsi a una determinata azienda. E in che modo dovrà essere attratta al punto tale spingerla a fissare un colloquio di lavoro.

La lettera motivazionale, a differenza del curriculum, deve essere fatta “su misura” per ogni candidatura per cui ci si propone. Sottolineando di volta in volta quelle che sono le caratteristiche più adatte al profilo professionale per cui ci si candida.

La sua importanza è data dal fatto che si ha la possibilità di dire qualcosa in più di sé e di dimostrare, attraverso le righe, la propria potenziale idoneità al lavoro che si vorrebbe svolgere.

Così come nella vita quotidiana, quando ci si presenta a qualcuno, il proprio modo di fare e di essere determina una sensazione negli interlocutori.

La lettera motivazionale cioè è una presentazione che porterà il recruiter a valutare il curriculum o decidere di cestinarlo.

Nello specifico, bisogna ricordare che si possono seguire delle linee guida per stilare una candidatura che contribuiscono a non cadere in errore.

 

CONOSCERE L’AZIENDA A CUI PRESENTARE LA CANDIDATURA

Il primo passo che precede la lettera motivazionale è quello di informarsi, in modo dettagliato, sulla storia dell’azienda per cui si inoltra la domanda di lavoro.

Capire cosa fanno, quali sono i valori del brand e quale filosofia anima i dipendenti saranno elementi determinanti per scrivere una candidatura ad hoc.

  1. Lunghezza: sintesi, chiarezza e leggibilità sono caratteristiche imprescindibili che deve avere la lettera. Indipensasabile non scordare che ha la funzione di precedere la lettura del curriculum vitae. Perciò non ci sarà bisogno di creare ripetizioni o di inserire particolari superflui, perché andrebbero a occupare il posto delle notizie mirate che si intendono fornire.
  2. Caratteri e impostazione grafica: bisogna predisporre il documento, impostando caratteri standardizzati (come Arial o Verdana). La dimensione sarà compresa tra minimo 10 e massimo 12. Si procede con l’allineamento a sinistra.
  • Paragrafi: A questo punto, bisogna sapere che sarebbe opportuno strutturare la lettera in due/tre paragrafi. Il prototipo si basa su un primo paragrafo, in cui si devono concentrare le informazioni più “succulente”. Riguarderanno la spiegazione delle motivazioni che esistono alla base della candidatura. E perchè chi scrive sia migliore degli altri e più adatto a ricoprire quella posizione.

Nel secondo paragrafo, invece, è necessario inserire un racconto, un aneddoto, un successo. Un’esperienza che, concentrata in poche parole, fotografi il candidato.

Il terzo paragrafo sarà l’occasione per dimostrare la propria esperienza. E per far capire che si conosce l’azienda e che, quindi, la candidatura è mirata e consapevole.

Si conclude con una frase a effetto che possa mantenere viva l’attenzione e la curiosità.

Fondamentale ribadire la totale disponibilità a presentarsi personalmente, qualora sia ritenuto opportuno, in sede di colloquio.

 

CONCLUSIONE E SALUTI

  1. Saluti: ci si deve congedare con cortesia ma mai con confidenza. In questo modo si evidenzia la propria educazione. Va fatto senza portare il linguaggio a sfacciataggine o presunzione.
  2. Data e firma: non bisogna scordare mai di scrivere la data. Ciò rende attuale la lettera, facendo emergere che la si scrive in quel determinato momento. Ovviamente, il tutto dovrà essere corredato dalla propria firma. Così, non si darà la sensazione che si tratti per gran parte di un copia e incolla o di un modello standardizzato.
  3. Varie: il più è fatto ma ancora manca qualcosa! Non ci si deve dimenticare mai di:
  • inserire i dati personali (nome, cognome, numero di telefono e indirizzo mail).
  • Intestare la comunicazione al destinatario, inserendo le specifiche dell’azienda e – se si conosce chi è il recruiter – indirizzandola all’attenzione della persona specifica.
  • inserire il consenso al trattamento dei dati personali facendo riferimento al Decreto Legislativo 196/2003 e riportando la dicitura specifica dello stesso.
  1. Nota bene: il segreto consiste nel preparare lettere di presentazione mirate per ogni ente o azienda presso i quali si inviano le candidature. Questo consentirà di dare l’impressione che nulla sia lasciato al caso. Ma che si è realmente interessati a quella determinata azienda, stratagemma che potrebbe costituire una corsia preferenziale per un eventuale colloquio.
  2. Inoltro: se si invia la lettera di presentazione tramite mail, sarà preferibile che la stessa venga digitata nel corpo del testo. E non inoltrata in allegato. Questa strategia “imporrà” al responsabile delle selezioni di scorrere fino in fondo per aprire, eventualmente, il curriculum. Così facendo, aumenteranno le probabilità che venga letta. E che l’occhio cada sulle curiosità che siamo stati capaci di suscitare.

Ora: Pronti, partenza, via! Questo è il momento giusto per scrivere la propria lettera di motivazione, senza dimenticare di seguire questi preziosi consigli.

 

LETTERA MOTIVAZIONALE: ESEMPIO

Sarà utile raccontare ancora meglio se stessi, cosa si intende fare quali siano gli obiettivi personali. E come differenziarsi nel miglior modo rispetto agli eventuali “competitors”.

Bisogna comporre una presentazione personale che evidenzi le proprie motivazioni a ricoprire quel ruolo in quell’azienda.

 

ESEMPIO DI CANDIDATURA COME ASSISTENTE D’INFANZIA

Nome cognome candidato

Indirizzo

Telefono e contatti

Alla c.a. Società/recruiter

Indirizzo

Telefono e contatti

 

Oggetto: Autocandidatura in qualità di assistente d’infanzia

Gentile xxxx,

sono fortemente interessata a lavorare a contatto con bambini, in qualità di assistente d’infanzia. Vi contatto perché so che la vostra azienda di occupa di gestire attività di gioco e animazione dei bambini presso centri educativi.

Negli ultimi anni ho svolto diverse e prolungate esperienze di lavoro a contatto con bambini (babysitter, animazione, doposcuola, organizzatrice di feste). Mi hanno permesso di sviluppare passione e competenze spendibili in campo professionale.

Sono in grado di prendermi cura dei bambini, anche neonati, di farli giocare e divertire, perché io per prima mi diverto con loro.

Possiedo conoscenze mediche di base, avendo svolto un corso di primo pronto soccorso. Ho facilità di relazione, sono empatica, socievole e mi adatto facilmente alle esigenze della struttura in cui lavoro.

Vi comunico la mia più ampia disponibilità in rapporto alla definizione degli orari di lavoro, della tipologia di contratto e dei periodi di formazione.

RingraziandoVi per l’attenzione dedicatami, sono a disposizione per un colloquio informativo.

Con i migliori saluti

Luogo e data 

Firma candidato 

Allego curriculum vitae

 

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