COS’È IL WELFARE AZIENDALE E QUALI SONO I SUOI BENEFICI EFFETTI?

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Il welfare aziendale è un sistema di benefici e iniziative che ha lo scopo di migliorare il benessere del lavoratore e della sua famiglia.
Ed è uno strumento determinante nel favorire un clima aziendale sereno e produttivo.
Oltre a creare una situazione ideale sul posto di lavoro, con l’aumento dell’efficienza dei dipendenti e la conseguente crescita della produzione.
Il welfare aziendale ha acquisito molta importanza per i dipendenti pubblici, per le imprese e, inoltre, per lo Stato.
Infatti più sono le coperture dei lavori e più si abbassa il rischio di intervento da parte della collettività.
Dato che assume rilievo in particolare nei momenti difficili come nelle crisi finanziare e nell’invecchiamento della popolazione.
Occuparsi del benessere di collaboratori e dipendenti è inteso dalle aziende come un fattore fondamentale per un’attività sana e feconda.
Il welfare aziendale è uno strumento essenziale perché ne aumenta il potere d’acquisto e agisce anche in modo che i dipendenti siano in grado di gestire al meglio l’equilibrio tra lavoro e vita privata.
Se il clima nel luogo di lavoro migliora, di conseguenza assenteismo e turnover vanno a diminuire.
Il sistema del bonus può riguardare la retribuzione, un servizio oppure una soluzione che coniughi le due soluzioni.
Si tratta di servizi o benefit che migliorino la qualità della vita del dipendente. Ma vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
WELFARE AZIENDALE: QUALI VANTAGGI DAI BONUS?
I vantaggi del welfare aziendale sono notevoli, e hanno conseguenze positive da ambedue le parti, sia per il datore di lavoro che per il lavoratore.
Se l’azienda riesce a soddisfare al meglio i bisogni del dipendente, lui si sentirà in una condizione di benessere fisico e psicologico e produrrà di più.
Ciò si riflette anche sui datori di lavoro, che vedranno una maggior fidelizzazione da parte dei propri dipendenti, più motivati e soddisfatti.
Non solo, esistono infatti dei vantaggi anche dal punto di vista fiscale ed economico.
Da una parte i lavoratori beneficiano di una serie di bonus e, dall’altra l’azienda risparmia, per esempio, sui costi di nuove assunzioni, diminuendo il turnover.
COME PIANIFICARE UN BUON PIATTO DI WELFARE AZIENDALE?
L’azienda deve, prima di tutto, analizzare i costi e capire quali investimenti può sostenere per attuare un programma di welfare adeguato.
Dopodiché dovrà studiare attentamente i bisogni dei propri dipendenti. Analizzerà le varie informazioni disponibili riguardanti sesso, età, interessi, abitudini, situazioni familiari.
Tutto ciò sarà indispensabile per delineare una base di partenza ed elaborare un progetto dettagliato. Meglio se l’analisi si avvale dell’aiuto dei lavoratori, per comprendere eventuali bisogni e mettere a disposizione i benefici più adeguati.
Nel caso in cui il datore non coinvolga i propri dipendenti in questa ricerca, potrebbe non raggiungere i risultati desiderati. I bonus, infatti dovranno essere valutati anche in base alle esigenze dei lavoratori.
Una volta individuati i corretti benefici, si passa alla creazione di un insieme di servizi messi a disposizione dei lavoratori.
Solitamente lo si realizza per mezzo di una piattaforma web che raggruppa tutti i bonus disponibili ai quali il dipendente può accedere.
Gli importi destinati al welfare possono essere collegati a premi di risultato legati all’andamento aziendale. Studiati anche in base agli utili, all’incremento della produttività e al miglioramento dell’immagine. Oppure valutati in base alle condizioni contrattuali.
Può capitare anche che, talvolta, vengono prese in considerazione determinate categorie di lavoratori e non la totalità. Nel realizzare un piano di welfare aziendale, si deve puntare a individuare la convenienza economica dell’attività.
Ma veniamo al dunque e andiamo a vedere quali sono i benefici previsti dal welfare aziendale.
QUALI SONO I BONUS RELATIVI AL WELFARE AZIENDALE?
Dopo aver capito le necessità dei propri dipendenti, l’azienda metterà a punto un piano welfare ragionato, siglando accordi con i fornitori di servizi.
I bonus relativi al welfare aziendale possono comprendere vari ambiti come:
- Asili, scuole materne, agevolazioni per libri scolastici.
- Servizi assistenziali e forme di previdenza aggiuntivi.
- Convenzioni con bar, ristoranti, negozi, sale giochi.
- Buoni benzina, assistenza psicologica.
- Corsi di lingue, formazione e aggiornamento, feste aziendali, gite, viaggi, colonie estive per i figli dei dipendenti.
- Agevolazioni sul mutuo, sui prestiti, buoni per il trasporto.
- Caffè, merenda, biglietti per il cinema, teatro e mostre.
OLTRE QUESTI, POSSONO ESSERE MESSI A DISPOSIZIONE ALTRI BONUS
Per esempio borse di studio a favore dei familiari dei dipendenti, oppure servizi assistenziali aggiuntivi per familiari anziani e non in grado di badare a se stessi.
Anche i fringe benefits rientrano tra i bonus del welfare aziendale, e possono riguardare numerosi benefici, tra cui l’utilizzo dell’automobile e del telefono aziendale.
Talvolta capita anche che le aziende scelgano di trasformare i premi di produttività dei dipendenti in servizi per il welfare aziendale.
Concentriamoci ora sulla piattaforma su cui si possono far confluire tutte le convenzioni, vediamo nello specifico cos’è.
LA PIATTAFORMA DEI BONUS
Un altro step utile al welfare aziendale può rivelarsi quello di ideare e creare una piattaforma accessibile ai dipendenti.
L’azienda può decidere di realizzarla con i propri mezzi o affidare il compito a dei professionisti.
Lo scopo è che renda più semplice la visualizzazione, le informazioni e la scelta dei bonus disponibili.
Lo spazio virtuale creato deve presentare alcune caratteristiche che facilitino l’accesso ai lavoratori. Prima tra tutte la semplicità di utilizzo.
Una piattaforma performante deve permettere la scelta, la consultazione e la prenotazione dei servizi. Oltre a monitorare i movimenti e fornire l’assistenza necessaria agli utenti.
COSA PENSANO I DIPENDENTI DEI BONUS WELFARE AZIENDALE?
I benefici del welfare aziendale sono spesso un argomento molto discusso.
A questi molti preferirebbero tradurre il bonus in un aumento in busta paga, che sia proporzionale al costo dei servizi messi a disposizione.
Questa soluzione appare quella ideale alla maggior parte dei dipendenti.
Rappresenterebbe, in ogni caso, un beneficio relativo al welfare aziendale.
E ai lavoratori sarebbe data la possibilità di spendere quel denaro nel modo che preferiscono.
Nella realtà, però, non è proprio così, poiché un aumento in busta paga rappresenterebbe un’elevazione del reddito mensile.
E inoltre la quota supplementare verrebbe destinata all’acquisto di beni di prima necessità, quindi a spese ordinarie.
E non a servizi aggiuntivi, che è lo scopo per cui sono stati pensati i bonus.
CHE COSA SUCCEDE IN AMBITO FISCALE?
Le varie forme di retribuzione in ambito di welfare aziendale, beneficiano di incentivi fiscali definiti dal TUIR. Come, per esempio fondi pensione, sanità integrativa e polizze di rischio. Incentivi ampliati dalle Leggi di Bilancio.
I premi di produttività, o di risultato, spettano a tutti quei lavoratori che hanno partecipato all’aumento della produzione e di utile dell’azienda, raggiungendo risultati efficienti.
Sono soggetti ad alcune agevolazioni fiscali, ma solo nel settore privato, mentre in quello pubblico non è prevista detassazione.
Ai premi di risultato fino a 3000€, cifra innalzata a 4000€ se il lavoratore è intervenuto attivamente nell’aumento di produttività, viene applicata un’imposta sostitutiva dell’IRPEF al 10%.
Se il premio, invece, viene trasformato in un servizio o bene rientrante nel welfare aziendale, allora è sottoposto ad alcun tipo di tassazione.
I beni che possono essere convertiti in welfare aziendale sono: automobili, prestiti a tasso agevolato, alloggi, servizi di trasporto. E, ancora, assistenza sanitaria e previdenziale, servizi mensa, azioni, servizi di educazione, rette d’asilo…
Tutti i dipendenti, di ogni grado, possono beneficiare di queste agevolazioni. L’unica particolarità riguarda il loro reddito, che non deve superare la soglia di 80.000€, innalzata nel 2017. In precedenza ammontava a 50.000€.
IL BENESSERE PRIMA DI TUTTO
Possiamo quindi concludere dicendo che i bonus welfare aziendale sono utili a individuare.
E, anche, a raggiungere uno status di benessere lavorativo dei dipendenti di un’azienda.
Concorrono al raggiungimento di un equilibrio tra vita professionale e privata.

Ciao, sono Daniel de Mari, imprenditore ed investitore immobiliare.
Fondo un’azienda, la rendo autonoma, fondo la prossima.
Ho creato questo blog per parlare della mia grande passione (ed ossessione): fare impresa.